Al mio paese

Oggi son tornato al mio paese, che era un po’ che non ci tornavo, e subito ho visto Ferri, a spasso, coi suoi cani, il piumino leggero, la faccia scura, che si fa le lampade lui, e subito mi è venuta voglia di andar via. Ma poi ho visto una bambina bionda, che è inciampata nel marciapiede, poverina, è caduta, s’è fatta male al ginocchio, e rideva, e subito mi è venuta voglia di rimanere. Ma poi ho visto Carichini, uno della mia età, con un cappotto da trecento euro, e i capelli rasati sopra le orecchie, e subito mi è venuta voglia di andar via. Ma poi ho visto una signora, da sola, seduta sulla fontana, coi Ray-Ban adesso che fa buio tardi, che si sfogliava le mani, e subito mi è venuta voglia di rimanere. Ma poi ho visto una casa ristrutturata, coi doppi vetri, le persiane nuove, i muri senza una crepa, il campanello lucido, e subito mi è venuta voglia di andar via. Ma poi ho visto un piatto di maccheroni sull’uscio, lasciati lì per il gatto, e subito mi è venuta voglia di rimanere. Ma poi ho visto la scritta “VARCO ATTIVO”, e subito mi è venuta voglia di andar via. Ma poi ho visto una suora grigia, una peruviana credo, appoggiata a un camper che scriveva al cellulare, e subito mi è venuta voglia di rimanere. Ma poi ho visto il babbo di Berlini, che faceva il palo nel corso, le mani nelle tasche, coi suoi occhiali da imprenditore, che sembra che sia il padrone di tutto, e subito mi è venuta voglia di andar via. Ma poi ho visto una sportina di plastica che m’è passata davanti, che oggi c’era il mercato, ancora stanno smontando le bancarelle, e subito mi è venuta voglia di rimanere. Ma poi mi son ricordato l’alito di mio zio, e subito mi è venuta voglia di andar via. Ma poi ho visto una vecchia che accendeva i lumini sul terrazzo, dodici, tredici lumini, e subito mi è venuta voglia di rimanere. Ma poi ho visto il Caffè del Portico, che ci son tutti quei bombozoni schiacciati lì, sotto la veranda, che ti guardano, che parlano, bevono, ridono, e subito mi è venuta voglia di andar via. Ma poi ho visto una ragazza, fresca, senza una ruga, sarà del 2000, con due tette, la frangetta, e subito mi è venuta voglia di rimanere. Ma poi ho visto il mobilificio di Biagetti, e subito mi è venuta voglia di andar via. Ma poi sono andato su fino al campanone, e ho visto una donna con suo figlio, che camminavano veloci, che qui tutti hanno una gran fretta di arrivare a casa, chiudersi dentro, e sono andato su, e su in cima non c’era nessuno, e subito mi è venuta voglia di andar via. Ma poi, dopo un po’, mi girava la testa e mi prudeva il culo, e subito mi è venuta voglia di rimanere. Ma poi ho visto il cielo, e subito mi è venuta voglia di andar via. Ma poi ho visto ancora il cielo, e subito mi è venuta voglia di rimanere. Ma poi mi sono seduto sulla fontana, e poi son tornato al paese vecchio, poi giù per la via Cupa, ho fatto tutto il viale, fino alla stazione, son passato per il parco, e quando sono arrivato a casa, che c’era la mia mamma, tutta contenta che c’ero anch’io a mangiare, aveva fatto le fragole, zuccherate e tutto, io le ho detto che erano buone, e lei ha detto «Mica tanto», ha detto che non erano le nostre, quelle fragole, ma che venivano da chissà dove.