Senza nome

Ieri notte, che tornavo a casa a piedi, erano le due, ho allungato la strada, sono passato per una strada che non ci ero mai passato, era un freddo che non sapevo più dove tremavo e dove no, ho avuto la sensazione di essere vivo, dentro la mia età, nel mio corpo, mio, dentro una città, però era tutto senza nome. Non so come dire.

E non ero nuovo a questi pacchi

Altra frase memorabile dal libro dell’autore dal passato difficile, e anche dal presente, difficile: Sembrava uno di quei motel malfamati dove vanno le puttane con qualche balordo di turno, e non ero nuovo a questi pacchi.

Dei momenti

Sono dei giorni, che passo dei momenti bellissimi con una ragazza. Dopo torno a casa, e passo dei momenti bruttissimi, senza questa ragazza.

È bello

C’è una mia amica, che si chiama Giulia, che ogni sei, sette mesi capita che mi scrive, Vai a vedere questo film, è bello. Sono andato a vedere Compartment no. 6, consiglio suo. Non è bello. Di più. Non vedo l’ora che mi scriva di nuovo, la Giulia, fra sei o sette mesi, Vai a vedere questo film, è bello. E risponderle: Grazie, ci vado.

La fine dei sassi

Sto ancora lavorando al libro di questo autore, che è stato in galera, oggi ho trovato un’altra frase memorabile, questa: Bisognava muoversi, altrimenti se si rimane fermi si fa la fine dei sassi, che ti trovi in un altro posto solo se ti spostano.

Sì Forever

Ho sognato che andavo a tatuarmi, sul petto, in corsivo, enorme, la scritta Sì Forever. Che con tutti i no che dico, ho pensato stamattina, e il pensiero doveva continuare, di solito è così, invece si è fermato qui.

Di ieri

Ho delle notti, ultimamente, e soprattutto la notte di ieri, che non saprei neanche descrivere. Il mio primo pensiero è stato, stamattina: ricominciamo a prendere la rodiola? Sì, va là, ricominciamo.