Parole

È questione di parole, alla fine, ho capito, in me contano le parole, e quelle che mi son sentito dire, ultimamente, ho capito che non sono parole vere, e neanche buone, in compenso ho rivalutato delle parole passate, grazie a queste parole brutte del presente, e ho fatto pace con una vicenda vecchia, che là le parole erano state sincere, buone, ho capito oggi, e capire l’oggi e il passato in una botta sola, sono contento, mi ha tolto la paura.

Impossibile

Ho trovato casa per aprile, mi sembrava impossibile trovarla, due giorni fa, adesso che l’ho trovata mi sembra impossibile che io l’abbia trovata subito, dopo solo due giorni. Delle volte uno riesce a fare delle cose, non so bene, impossibili, si vede che le cose impossibili si possono fare anche quelle, approfondirò.

Quello che c’è

C’è il vento freddo, questi giorni. Ci sono io che giro a cercare una nuova camera, una nuova casa, un’altra volta, dopo poco più di un anno. C’è il mio romanzo prenotabile su internet. C’è che un gruppo di donne mi ha fermato per fotografarle, sorridevano, mi hanno fatto sorridere, erano le sette di sera e mi sono accorto che era il mio primo sorriso del giorno. C’è una canzone dei Verdena che si chiama Inno del perdersi. C’è che ho bisogno di camminare e stancarmi molto, non tenere i piedi fissi in un posto. Quello che c’è è qui. Quello che non c’è, non c’è.