Imparare

Oggi al lavoro ero distratto. Non ne avevo voglia. Neanche Ale ne aveva voglia. «Figa poca oggi», gli avevo detto. Lui aveva detto che era per questo che non ne aveva voglia.
Ho riempito l’espositore di tazze con nuove tazze. Tazze di tre tipi. Nove euro e novanta l’una. «Che bello fare colazione con queste tazze», diceva Ale mentre pescavo le tazze dallo scatolone. «Schifosissime tazze», dicevo io.
La gente entra in libreria e ne esce con una tazza, è un fatto sconvolgente. Il mondo è andato proprio a male, siete tutti matti. «L’avresti mai detto che uno va in libreria per comprare delle tazze, prima di lavorare in una libreria?», mi aveva chiesto Ale.
S’imparano sempre cose nuove.