Wertheimer

Inoltre, a differenza di Wertheimer che assai volentieri sarebbe stato Glenn Gould, che avrebbe voluto essere Glenn Gould, io ho sempre voluto essere soltanto me stesso, Wertheimer invece è sempre stato uno di quelli che continuamente e per tutta la vita e riducendosi in uno stato di perenne disperazione vogliono essere qualcun altro, qualcuno che devono credere per forza più favorito dalla sorte di loro, pensai. Wertheimer sarebbe stato volentieri Glenn Gould, sarebbe stato volentieri Horowitz, e non è escluso che sarebbe stato volentieri anche Gustav Mahler o Alban Berg. Wertheimer non era capace di vedere se stesso come un essere unico al mondo, mentre in effetti è così che ciascuno di noi può e deve concedersi di vedere se stesso se non vuole cadere in balìa della disperazione, ogni essere umano, comunque sia fatto, è un essere unico al mondo, io stesso me lo dico di continuo e con questo son salvo.

da Il soccombente
di Thomas Bernhard
(Adelphi, 1985)